
Sono passati 20 giorni dall'incidente della “Costa
Concordia” : 20 giorni di incredulità, violente polemiche, lacrime, colpi
di scena e intere trasmissioni dedicate alla vicenda. Sembra incredibile che
tale tragedia possa essere stata determinata da un atto di leggerezza o di
superficialità di un uomo, il comandate della nave, oggi al centro
dell’attenzione mediatica, che non ha esitato a far rischiare la vita a 4000
persone per mostrare la propria “bravura”. Sono ancora in corso le ricerche dei
dispersi e i tentativi di recuperare il carburante per evitare l’ennesima
catastrofe ambientale. Sarebbe terribile se si verificasse anche questo evento,
poiché l’Italia subirebbe l’ennesimo colpo alla propria immagine, già pesantemente messa in ridicolo
agli occhi del mondo dalla codardia del comandante Schettino che non ha esitato
ad abbandonare la nave prima dei suoi passeggeri, ma anche da tutti gli eventi
accaduti nell’anno appena trascorso come le sceneggiate dei nostri politici che
hanno portato alla caduta del governo Berlusconi o l’incapacità di identificare
il responsabile dell’omicidio di Sarah Scazzi che ha vergognosamente riempito
il teleschermo per mesi. Ogni volta che si verifica un omicidio o qualche altra
tragedia, si pubblicizzano i responsabili senza tenere le indagini riservate e
si fa in modo che chiunque sia ritenuto colpevole di qualche reato, diventi
addirittura un personaggio famoso chiamato come ospite nelle varie trasmissioni
televisive, come ad esempio Salvatore Parolisi. Questi comportamenti possono
essere pericolosi perché dare importanza a tali personaggi può suscitare in
altre persone con menti contorte, purtroppo sempre più numerose, il desiderio
di imitare tali gesti pur di raggiungere la notorietà e potersi sentire al
centro dell’attenzione.
Francesco Margiotta
Bell'articolo Francy, ottima capacità di sintesi e fluida proprietà di linguaggio. Mi piace che tu ti stia appassionando-dedicando a queste recensioni, è qst la strada più semplice per una bella carriera giornalistica, ci hai mai pensato? Continua così cuginetto. Daniele
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