venerdì 10 febbraio 2012

Quando il freddo ferma una nazione intera



Anche per questa settimana il weekend calcistico in Italia subirà molti rinvii a causa del particolare inverno rigido che sta colpendo il nostro Paese e che sembra eguagliare il freddissimo inverno del 1956. Quell'anno è ricordato come uno degli inverni più rigidi che abbia attraversato la nostra nazione e che provocò numerose vittime e numerosi problemi tali da alterare la normale vita quotidiana. Questo verrà ricordato invece come l'inverno che è riuscito a bloccare le attività di una nazione intera con la chiusura di scuole ed uffici, l'interruzione del lavoro delle industrie e il conseguente spreco delle merci, stravolgimento dei calendari calcistici con il rinvio di un "blocco" di partite tra serie A, Bwin e Lega Pro. Tutto ciò ha fatto nascere numerose polemiche, anche a livello politico in particolare quelle tra la Protezione Civile e il sindaco di Roma, Alemanno. Può una semplice perturbazione atmosferica, seppure straordinaria, far scaturire tutti questi problemi ad un intero Paese? Allora cosa dovrebbero fare le popolazioni dell'Ucraina, della Russia o della Scandinavia che ogni anno sono costrette a sopportare inverni sicuramente più rigidi dei nostri? Dovrebbero anche loro fermarsi, bloccare ogni loro attività, ma così ogni anno perderebbero milioni e milioni di denaro e regredirebbero vertiginosamente. Queste popolazioni, invece, sono dotate di un'organizzazione tale da poter ogni anno riuscire a fronteggiare il problema. L'Italia dovrebbe prendere esempio da questi paesi per non farsi trovare completamente impreparata nel caso si verifichino emergenze di questo tipo. Sembra che nei prossimi anni dovremo abituarci a questi eventi eccezionali che saranno sempre più frequenti , anche ogni  3 o 4 anni, perché secondo gli studiosi sarebbero causati  dai cambiamenti climatici che hanno provocato il surriscaldamento del pianeta e lo scioglimento dei ghiacci con le conseguenti catastrofi ambientali che si stanno verificando.
 


Francesco Margiotta

Nessun commento:

Posta un commento

Visite Ricevute